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Interview (versione italiana)  (L'Espace B, Paris)  lundi 23 mai 2016

Questa settimana Froggy's Delight ha iniziato bene il lunedì con l'invito all'Espace B per una serata che vede in programmazione ben tre gruppi : i parigini Human Teorema e gli italiani Giobia e Julie's Haircut.

In sala abbiamo l'impressione che stia avvenendo un incontro tra gli anni 70' e i 90'. Se le prime due band ci offrono un viaggio lisergico, gli headliner della serata ci fanno venir voglia di scalare La Montagna Sacra del kraturock accompagnati dal "Diavolo in Kate Moss" e da "Satana che mangia Seitan".

Prima della loro esibizione abbiamo incontrato i Julie's Haircut, il gruppo che a fuso Spacemen 3, Jodrowsky, Nino Rota e una passione particolare per la produzione d'aceto...

Nel 2014 avete rieditato il vostro album Ashram Equinox (2013) con una versione deluxe. Come mai questa scelta ? Perché non un nuovo album ?

Luca : Perché avevamo molti pezzi registrati durante le sessioni di quell'album, dei pezzi che ci piacevano molto e che abbiamo spesso suonato live. Erano stati scartati inizialmente perché avevamo in mente di fare un album strumentale, ma alla fine, un anno dopo la pubblicazione del disco abbiamo deciso di farne una versione estesa per chiudere questo capitolo.

I vostri esordi sono stati segnati da sonorità garage / noise e a distanza di molti anni attualmente avete preso una direzione che predilige lo strumentale alla parte vocale. Come siete arrivati a questo cambiamento ?

Luca : E' stato tutto molto naturale. Posso dirti che adesso stiamo registrando il nuovo album e il 90% dei pezzi saranno cantati. Non c'è una direzione univoca, semplicemente quando abbiamo iniziato a lavorare a quest'album le cose hanno preso una loro forma e abbiamo capito che sarebbe stato un album strumentale.

Nicola : In questo momento della nostra carriera, rispetto agli inizi, prediligiamo forme musicali più aperte, meno legate alla canzone classica e abbiamo iniziato a farlo dopo un album in particolare After Dark, My Sweet che é uscito dieci anni fa...

Luca : Dieci anni fa... (ride)

Nicola : Abbiamo provato a fare qualcosa di diverso dai primi tre album, siamo partiti da zero, e nonostante resti la tua identità, c'é stata una scelta deliberata di fare qualcosa di davvero differente rispetto ai lavori fino a quel momento...

Luca : In ogni caso neanche nel nuovo album, nonostante l'uso delle voci, la struttura dei pezzi non é quella classica delle canzoni, come strofa / ritornello.

Per l'album After Dark, My Sweet avete collaborato con Pete Kimber, alias Sonic Boom, degli Spacemen 3. Come vi siete conosciuti ?

Andrea : E' una storia abbastanza contorta! Siamo sempre stati fan degli Spacemen 3, un giorno ho comprato una chitarra su ebay e ho scoperto che il proprietario era un americano, il leader dei Galaxie 500 e dei Luna (Dean Wareham, ndr), e siccome sapevo che lui conosceva Pete , gli ho chiesto di darmi i suoi contatti. Ci siamo scambiati molte mail un po nerd, dove parlavamo di effetti, suoni, cose tecniche...

Poi abbiamo deciso di invitarlo nel nostro studio e lui ha accettato. Nel settembre 2005 é venuto in Italia e abbiamo fatto delle sessioni in studio con lui. Siamo rimasti in contatto e ...forse verrà stasera. E' accreditato! (ridono)

Immagino abbiate molte e diverse ispirazioni. Quali sono le principali ?

Luca : E' molto difficile. In genere le abitudini sono incoscie, quello che fai riflette quello che ami, dalla musica, al cinema alla letteratura. Attualmente siamo abbastanza maturi da non aver dei riferimenti fissi, non diciamo, ad esempio, voglio un suono come quello lì, ma ovviamente anche i più grandi artisti dell'umanità hanno avuto delle infleunze.

Quel é il vostro processo di composizione ?

Di solito arriviamo in studio senza aver preparato nulla, registriamo delle improvvisazioni per due o tre giorni poi le ordiniamo per capire quali sono le parti interessanti e quali quelle inutili. Ormai è un metodo che gestiamo bene, l'abbiamo fatto nostro e quindi è del tutto naturale per noi. Alla base di un pezzo dei Julie's Haircut ci sono sicuramente le improvvisazioni, poi magari si fanno delle sovrincisioni, si aggiunge la voce o degli strumenti. E' come fare l'aceto, hai una botte molto grossa e pian piano inizi a ridurre il tutto per ottenere un distillato.

Mi piace questa metafora.

Luca : Beh perché ho un'acetaia...

Il vostro singolo 10'' contiene una cover di The Tarot de La Montagna Sacra di Jodorowsky e delle musiche di Nino Rota per il Casanova di Fellini. Questo progetto è arrivato un po' per caso o il cinema rappresenta una forte ispirazione per la vostra musica ?

Luca (mi interrompe entusiasta) : Anche lui é accreditato stasera...ma non verrà! (ride). Fra l'altro abita a Parigi, sai che c'é un bar sotto casa sua dove legge i tarocchi gratuitamente. Ora che mi ci fai pensare, dovremmo passare da lui a lasciargli una copia.

Nicola : Il cinema é una delle nostre più grandi ispirazioni. Quest'album é nato dal nostro desiderio di confrontarci con le musiche di due film, The Tartot e la musica di Rota per il Casanova di Fellini, due film visionari, che appartengono agli anni 70', anni a cui siamo molto leagti.

E' stata una sfida per noi perché non c'eravamo mai ritrovati con musiche che non fossero della nostra tradizione di riferimento, il rock. La musica di Rota é musica classica, The Tarto é d'ispirazione orientale per temi e strumenti. Noi abbiamo voluto fare la nostra versione, né legata alla musica classica né legata al rock, cercando di restare fedeli allo spirito dei due pezzi.

Luca : Questi sono gli esercizi dai quali impari di più !

Nicola : Per The Tarot abbiamo impiegato un anno...

Andrea : Credo che la cover del pezzo di Rota sia uno dei nostri pezzi più riusciti.

Luca : Abbiamo seguito l'arrangiamento originale e l'abbiamo suonato con i synth.

Avete cominciato a fare musica nel 1994. Cos'é cambiato nella distribuzione musicale ? E' cambiato il vostro approccio verso i supporti di distribuzione ?

Luca : Abbiamo vissuto questo cambiamento ma continuamo al tempo stesso a preferire la distribuzione su vinili e cd. Non siamo il genere di gruppo che si affida molto al digitale. Nel caso della musica elettronica la distribuzione fisica non esiste quasi più, perché ci sono ormai diversi canali digitali, penso a Beatport, ad esempio. Noi nemmeno ci siamo su Beatport.

La distribuzione digitale per noi si limita al mercato estero, lì dove é difficile trovare i nostri album. All'estero in ogni caso il digitale funziona più che in Italia. Poi io credo che 30-45 minuti sia la buona durata di un ascolto di un'opera musicale. Non é un caso se anche nel 600', nel 700' una sinfonia aveva questa durata.

Avete condiviso la scena con Sonic Youth, Mark Lanegan, Mercury Rev, Yo La Tengo e molti altri artisti. Quali di queste esperienze vi ha più segnato ?

Luca : Sono state tutte delle belle esperienze !

Andrea : Io ho un bel ricordo dei Yo La Tengo.

Luca : Si, vero! Sono stati carinissimi ! Sono venuti a dirci che avevano visto le locandine del nostro concerto a Roma. E fra l'altro quella sera fecero un bellissimo concerto all'Estragon di Bologna.

Quali sono i vostri ascolti attuali ?

Luca : Io ascolto molto poco rock. In questi ultimi anni ascolto molto jazz anni 50'/inizi anni 60', in particolare ho una raccolta del catalogo Blue Note. E poi molta musica classica, soprattutto Wagner. Poi ovviamente ci sono quelle domeniche mattina in cui mi sveglio con la voglia di ascoltare i Bad Brain (ride, ndr). Durante il tour in furgone ascoltiamo tantissime cose, AC/DC, Dead Boys, Thelonious Monk.

Andrea : In dodoci ore di viaggio abbiamo ascoltato davvero tanta musica,,,se vuoi possiamo fare una lista (ride)... Io di sicuro ho ascoltato due album di Alice Cooper, sotto la pioggia. Oggi abbiamo ascoltato Mulatu Astatke e i Grateful Dead.

Luca : Ah si io e Andrea amiamo moltissimo Grateful Dead...é un grande gruppo soprattutto nei live...

Nicola : Io dico i Beach Boys !

Grazie mille della vostra disponibilità ragazzi !

Julie's Haircut : Grazie a te !

 

A lire aussi sur Froggy's Delight :

L'interview de Julie's Haircut (lundi 23 mai 2016)

En savoir plus :
Le site officiel de Julie's Haircut
Le Bandcamp de Julie's Haircut
Le Facebook de Julie's Haircut


Paola Simeone         
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# 24 mars 2024 : Enfin le printemps !

Le printemps, les giboulées de mars, les balades au soleil ... la vie presque parfaite s'il n'y avait pas tant de méchants qui font la guerre. Pour se détendre, cultivons nous !. Ajoutons à cela nos chaines Youtube et Twitch et la semaine sera bien remplie.

Du côté de la musique:

"Dans ta direction" de Camille Benatre
"Elevator angels" de CocoRosie
"Belluaires" de Ecr.Linf
"Queenside Castle" de Iamverydumb
"Five to the floor" de Jean Marc Millière / Sonic Winter
"Invincible shield" de Judas Priest
"All is dust" de Karkara
"Jeu" de Louise Jallu
"Berg, Brahms, Schumann, Poulenc" de Michel Portal & Michel Dalberto
quelques clips avec Bad Juice, Watertank, Intrusive Thoughts, The Darts, Mélys

et toujours :
"Almost dead" de Chester Remington
"Nairi" de Claude Tchamitchian Trio
"Dragging bodies to the fall" de Junon
"Atmosphérique" de Les Diggers
quelques clips avec Nicolas Jules, Ravage Club, Nouriture, Les Tambours du Bronx, Heeka
"Motan" de Tangomotan
"Sekoya" de Tara
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"L'abolition des privilèges" au Théâtre 13
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"Music hall Colette" au Théâtre Tristan Bernard
"Pauline & Carton" au Théâtre La Scala
"Rebota rebota y en tu cara explota" au Théâtre de la Bastille

"Une vie" au Théâtre Le Guichet Montparnasse
"Le papier peint jaune" au Théâtre de La Reine Blanche

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"Lichen" au Théâtre de Belleville
"Cavalières" au Théâtre de la Colline
"Painkiller" au Théâtre de la Colline
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Du cinéma avec :

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"Laissez-moi" de Maxime Rappaz
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"El Bola" de Achero Manas qui ressort en salle

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"Alice (1988)" de Jan Svankmajer
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Lecture avec :

"Au nord de la frontière" de R.J. Ellory
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"La sainte paix" de André Marois
"Récifs" de Romesh Gunesekera

et toujours :
"L'été d'avant" de Lisa Gardner
"Mirror bay" de Catriona Ward
"Le masque de Dimitrios" de Eric Ambler
"La vie précieuse" de Yrsa Daley-Ward
"Le bureau des prémonitions" de Sam Knight
"Histoire politique de l'antisémitsme en France" Sous la direction d'Alexandre Bande, Pierre-Jerome Biscarat et Rudy Reichstadt
"Disparue à cette adresse" de Linwood Barclay
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Bonne lecture, bonne culture, et à la semaine prochaine.

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